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Si può “decoupare” praticamente di tutto: dalle antine della cucina al ditale da cucito, dalle pentole ai biglietti da visita, dalle porte di casa agli abiti... Ecco perché il discorso sui materiali è così importante! Vi sono due grandi tipologie di supporti: quelli POROSI e quelli LISCI.

Nella prima categoria rientrano il legno (salvo che non sia cerato e lucidato), cartone, MDF, gesso, polistirolo e polistirene, finto peltro (resina), stoffe di vari tipi e qualsiasi altro materiale che, in sostanza, “prenda bene” la pittura e la colla. Nell'altra categoria, al contrario, troviamo i materiali molto o estremamente lisci come il vetro, la porcellana e la ceramica, latta e alluminio, oggetti in ferro e tutti quei supporti sui quali, in genere, colla e colori tendono a scivolare e a staccarsi facilmente.

In funzione di questa prima distinzione, dovremo preparare il supporto da decorare con un TURAPORI, se è poroso, oppure con un AGGRAPPANTE se è liscio. Il turapori è quindi una miscela preparatoria che tende, per l'appunto a “riempire” i pori del materiale; è fondamentale soprattutto in caso di legno e cartone, che altrimenti si deformano per il tiraggio delle fibre; il turapori tende a rendere impermeabile la superficie di tali supporti. Attenzione, tendere non significa che riesca a farlo completamente! Un esempio di turapori è il gesso acrilico. L'aggrappante, invece, crea un vero e proprio film, uno strato poroso sulle superfici lisce, proprio per far sì che colle e vernici facciano presa e durino a lungo. Nell'ambito del decoupage, in generale, questi prodotti preparatori sono detti PRIMER perché, come il nome suggerisce, devono essere stesi prima di ogni altro prodotto.

Anche se può sembrare banale, sarebbe opportuno abituarsi a maneggiare e saggiare gli oggetti per capire se sono, per l'appunto, porosi o lisci. In realtà, il nostro cervello sa farlo da quando portavamo il pannolino ma tuttavia, quando si tratta di decidere come gestire un materiale in funzione della sua decorazione, ecco che l'annosa sapienza s'inchina al dubbio... “E questo cosa sarà? Come devo trattarlo?”. Per togliervi ogni dubbio, consultate la tabella a pag. 2

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